Il sito dell'Onorevole Marco ZACCHERA e SINDACO di VERBANIA


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INTERVENTO DEL 25 GIUGNO 2009

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IL VIDEO INTEGRALE del PRIMO CONSIGLIO COMUNALE di VERBANIA del SINDACO MARCO ZACCHERA (dal sito di VCO AZZURRA TV)

Molte volte in questi mesi mi sono chiesto che cosa avrei detto questa sera, poco dopo aver giurato davanti al consiglio comunale, ma come spesso accade ora la testa è un po' vuota e l'emozione tanta. Poche parole, quindi, senza entrare nel merito dei programmi di cui parleremo più avanti e solo per alcune sottolineature che credo siano importanti.
Innanzitutto devo rivolgere un pensiero di ringraziamento a tutti quelli che mi hanno preceduto nell'amministrare la nostra città ed in particolare al sindaco uscente CLAUDIO ZANOTTI ed a tutti i suoi collaboratori.
Ci hanno diviso molte idee, molti giudizi, abbiamo caratteri diversi, ma voglio riconoscergli onestà di comportamento amministrativo ed un evidente impegno personale nel guidare negli anni scorsi la nostra città.
Per questo ritengo doveroso questa sera chiudere idealmente la campagna elettorale consegnargli un piccolo ricordo personale che penso sia condiviso da tutti. (….)
Uno stesso sentimento di amicizia voglio esprimere per tutti quegli elettori verbanesi che hanno votato per le liste del centro sinistra e che hanno espresso i 16 consiglieri di opposizione che siedono in quest'aula.
Alcuni di questi consiglieri sono di nuova nomina, altri sono da tempo presenti sia come assessori che come consiglieri alla guida della nostra città. A tutti loro esprimo un augurio sincero e non formale di buon lavoro. Ciascuno di voi è un consigliere comunale legittimato dal voto popolare e quindi avete il diritto ed il dovere di "consigliare". Vorrei che ciò avvenisse sul serio perché come nuovo sindaco ho veramente bisogno di consigli da parte di chi ha amministrato la città: lo dico con umiltà e verità.
Per questo propongo formalmente all'opposizione (come già avevo indicato in campagna elettorale) i nominare - oltre ai capigruppo consiliari - un loro rappresentante che abbia con me un rapporto diretto ed immediato e che mi impegno a consultare prima di prendere decisioni importanti ed informandolo preventivamente in caso di necessità. E' quello che nel mondo anglosassone è la figura dello "speacker" dell'opposizione ed è un modo indicativo di come voglio tenere i rapporti tra maggioranza ed opposizione rispetto al passato. Colleghi di minoranza : per tanti anni ho fatto come voi oggi il consigliere di opposizione: non dimentico che in consiglio comunale mi è sempre stato garantito il diritto di espressione e di parola, ma è altrettanto vero che ritengo di aver spesso indicato soluzioni non sbagliate per alcuni problemi della città senza però essere tenuto in considerazione. Non voglio fare lo stesso errore e quindi all'opposizione, con lealtà, dico " partecipate: il vostro ruolo è importante, non sia mai il vostro un "no" preconcetto ma siate collaborativi, con tutti i distingui del caso. Date il vostro contributo di idee e quando la maggioranza li facesse propri sarà mio preciso dovere ricordare a tutti da dove quei consigli o quelle proposte sono venuti.
Credo veramente che la nostra città abbia bisogno di maggiore coesione e non di divisioni preconcette, credo che Verbania abbia bisogno di maggiore reciproco rispetto e il buon esempio deve arrivare prima di tutto dal sindaco e dalla sua giunta nei confronti dell'opposizione e di quei cittadini che NON hanno votato per me o per la nostra coalizione.
Ecco quindi la necessità di andare oltre i confini del consiglio comunale nel cercare di rappresentare i cittadini innanzitutto perché ci sono state liste che non hanno raggiunto il quorum - ma hanno comunque raccolto il voto di centinaia di persone - e poi perché queste elezioni sono state veramente una opzione democratica secca, al primo turno, applicando al meglio una legge elettorale come quella per l'elezione diretta del sindaco che rappresenta forse la migliore riforma elettorale di questi ultimi 20 anni mentre tutti sappiamo come altre, invece, siano magari tecnicamente valide ma - io credo - spesso non rispettose della volontà specifica di scelta del corpo elettorale.
Quindi i cittadini verbanesi, prima di tutto, e a questo proposito forse non tutti hanno notato che ben 724 concittadini mi hanno votato come loro sindaco, ma non hanno votato i partiti e le liste che mi hanno appoggiato ed infatti io ho raccolto una percentuale più alta come sindaco rispetto alle liste collegate. Considero questo voto personale il regalo più prezioso di questa campagna elettorale perché credo significhi che buona parte di loro non erano e non sono politicamente a me vicini, e quindi in qualche modo quel loro voto è stata una grande dimostrazione di fiducia personale nei miei confronti. Li ringrazio e quando verranno momenti difficili - come è fatale che sia - li ricorderò chiedendomi anche che cosa LORO vorrebbero che io facessi e sono sicuro che troverò la giusta risposta.
E veniamo agli oltre 10.000 verbanesi a me più vicini e grazie ai quali ho vinto le elezioni. La parola "Grazie" può dire molto, ma non basta perché non riesce a trasmettervi quello che sento più nel profondo. Per me questa era la ventesima volta che mi candidavo alle elezioni ed è stata la ventesima volta che mi è stata data fiducia, per me forse sarà l'ultima campagna elettorale che affronterò nella mia vita, ma è stata una campagna elettorale diversa da tutte le altre.
L'elezione diretta del sindaco ti impone di metterti in gioco in prima persona, senza fronzoli, senza grandi pubblicità, per farti valutare per quello che sei e quello che vuoi fare e se sei eletto DEVI farlo, non hai scuse. Essere sindaco di Verbania per me vale molto di più di quando entrai per la prima volta in Parlamento. Per me è il coronamento di una lunga storia politica personale che tutti conoscono e che io ho sempre riaffermato a testa alta convinto delle mie idee. Ho avuto buoni maestri da quando 34 anni fa sedetti per la prima volta in questo consiglio comunale. Quanti ricordi da allora, quante persone mi hanno aiutato! Molte di loro erano pesantemente discriminate per le loro idee, eppure credevano. Molte di loro non avevano nessuna speranza di posti o di successo, eppure si impegnavano. Chi di noi, giovani di allora, si sarebbe mai sognato di vivere una sera come questa? La vivo e la viviamo grazie anche ai loro sacrifici ed ecco perché è a loro che ho subito dedicato questa vittoria elettorale, soprattutto se oggi non ci sono più. Così come la dedico ai miei avversari politici locali di allora che pur mi erano politicamente ostili, eppure che anche loro mi hanno aiutato a crescere e molto spesso poi sono diventati amici sinceri. Ho deciso di non fare nomi questa sera per non involontariamente dimenticare persone amiche o avversarie, ma le tengo tutte nel cuore e spesso è stato bello, passati gli anni e calata una certa tensione politica, incontrarle da amici veri, con semplicità e schiettezza, ripercorrendo spesso insieme tanti episodi di un tempo.
Questa è la continuità che crea una comunità cittadina, che la fa crescere nell'alternanza democratica e con il contributo di tutti.
Un albero cade se non ha buone radici e credo che l'essere stato per tanti anni all'opposizione sarà per me un'ottima radice politica per fare bene il compito cui mi avete eletto.
Da giorni lontani all'oggi il passo è straordinariamente breve e quindi "benvenuti" nuovi consiglieri comunali di maggioranza, "benvenuti" signori assessori! Vi ho scelti ad uno ad uno se siete stati invitati a sedere in giunta e se qualcuno di voi non è cittadino di Verbania ma dei comuni intorno è perché in giunta portate uno specifico e qualificato apporto personale di esperienze acquisite nell'amministrazione pubblica dove già avete lavorato per anni e la nostra nuova giunta ha anche bisogno di esperienze specifiche. A voi, signori Assessori, chiedo un impegno senza risparmio, ogni giorno, perché ci sono tantissime cose da fare e sono convinto che le farete non per l'emolumento - che, come sapete, è già stato subito ulteriormente ridotto rispetto alla giunta precedente - ma perché come me ci tenete alla nostra città. Vi chiedo quindi IMPEGNO, LEALTA', ONESTA' ASSOLUTA IN QUALSIASI CIRCOSTANZA.
Ma "Benvenuti" soprattutto a voi, consiglieri comunali! Vi conosco uno per uno e questa sera è anche un vostro momento di gioia e di successo. Credo che ve lo siate davvero meritato!
Alcuni di voi sono consiglieri da molto tempo e negli anni con me avete preparato questo successo, altri - quasi tutti - si affacciano solo ora in questo consesso. Grazie dunque ai partiti e ai movimenti che mi hanno sostenuto, grazie alle centinaia di singole persone che per mesi hanno lavorato per preparare i programmi, per approfondire le tematiche, per incontrare la gente. Grazie ha chi si è impegnato in campagna elettorale nei modi più diversi facendo crescere il consenso e costruendo questo successo elettorale che non è solo mio, ma merito di tutti voi. Grazie ha chi si è candidato anche se aveva poche speranze di elezione, grazie a chi è stato premiato con molti voti personali, come il consigliere anziano, ma grazie insomma a tutti voi consiglieri comunali che avete raccolto adesioni in ogni parte della città, in ogni ceto, negli ambienti più doversi.
Permettetemi allora di rivolgermi con affetto soprattutto ai più giovani tra voi: nella mia vita io sono stato qui in consiglio comunale, in provincia, alla regione, siedo in Parlamento ma credetemi che è QUI che c'è la vera democrazia diretta, la vera e più forte presenza di controllo e di stimolo dei cittadini. Quando fui eletto consigliere era la prima volta che andavo a votare e in consiglio comunale erano sedute le persone più importanti della città, gente che aveva fatto la guerra, la Resistenza...nomi illustri della nostra storia cittadina e che forse sarà opportuno anche ricordare meglio negli anni prossimi. Spesso si è detto che oggi non è più come allora, che il meglio della città è assente, distratta e lontana dalle vicende politiche…Sta a tutti dimostrare che non è così. Sta a noi - maggioranza come opposizione - dimostrare che non è così e lavorando tutti i giorni sindaco, assessori, consiglieri dobbiamo dimostrare, appunto, non che Verbania sia rinata perché sarebbe una scortesia nei confronti di chi ha retto fin ad ora la città, e prima di tutto dobbiamo dimostrarlo, ma sicuramente CHE VERBANIA HA INIZIATO UN NUOVO PERCORSO.
Tornoi a voi, giovani consiglieri: ho fortemente voluto che nella mia giunta ci fosse un assessore specifico allo sport e alle problematiche giovanili. Qualcuno ha ironizzato che la nuova assessore pur vivendo tutto il giorno in mezzo ai giovani, giovanissima non lo è più da qualche anno. Ma a parte il fatto che vale molto più lo spirito che la carta d'identità chiamo subito TUTTI i giovani consiglieri - di maggioranza e di opposizione - a dar vita ad un gruppo di lavoro consiliare sulle tematiche giovanili in stretta collaborazione con l'Assessore e aperto ai vostri coetanei ed anche a quelli più giovani di voi. Verbania crescerà solo grazie ai suoi giovani e solo con il vostro coinvolgimento concreto: solo così potrà percorrere un suo percorso di sviluppo. Questo percorso - da questa sera lo percorreremo tutti insieme, confrontandoci, litigando qualche volta ma - io spero - con stima e rispetto reciproco.
Se la salute e le vicende politiche ce lo permetteranno abbiamo cinque anni di lavoro davanti a noi. Mi piacerebbe che non iniziasse subito la prossima campagna elettorale, ma che per un bel po' di tempo si affrontassero concretamente le cose tutti insieme per il bene della città. Credo che i cittadini lo vogliano, che siano un po' stufi di vederci litigare, che aspettino i fatti e che abbiano soprattutto molti problemi concreti da affrontare ai quali noi dobbiamo delle risposte.
Guardate che ha votato solo il 72% degli aventi diritto: anni fa erano parecchi di più e un certo senso di disaffezione verso la politica uccide anche la democrazia e non deve essere così.
Voglio una amministrazione comunale vicina ai problemi della gente. Lo so benissimo che non possiamo e non potremo fare tutto, ma dobbiamo provarci. Dobbiamo affrontare i problemi con onesta e disinteresse personale ASSOLUTO, dobbiamo impegnarci senza limiti fisici e di tempo, dobbiamo E VOGLIAMO mettercela tutta perché tanta gente proprio nell'amministrazione comunale vede il primo punto di riferimento, il primo aggancio cui attaccarsi, la prima persona a cui rivolgersi. Tanta gente a Verbania ha bisogno. Problemi economici, sociali, per il lavoro, la casa, magari anche solo una parola in una città piccola e dove non ci può essere spazio per l'INDIFFERENZA. A Verbania nessuno è e deve essere un numero, tutti siamo cittadini, siamo ciascuno una singola, personale, distinguibile parte della comunità cittadina e come tali dobbiamo essere trattati, con diritti e doveri. Il comune non potrà fare tutto, ma DEVE esserci, in prima linea. Ci sarà nelle crisi occupazionali o sindacali, in quelle sociali, economiche e - Dio non voglia - anche in momenti difficili di solidarietà e di mobilitazione per interventi della protezione civile.
E proprio la protezione civile mi fa ricordare le migliaia di cittadini che, al di fuori della politica, operano nel volontariato, nella socialità, nelle ONLUS, nella silenziosa dedizione di sé verso il prossimo, nelle comunità civili e religiose. GRAZIE per questo VOSTRO contributo per far crescere la città dal punto di vista umano e sociale.
Verbania cambia in modo sempre più veloce. Non è un caso che in questo consiglio comunale sia stato eletto un consigliere che non ha la cittadinanza italiana. Lo saluto con affetto particolare perché rappresenta la nuova Europa che cresce, una nuova Europa che avrà tanti problemi economici ma per fortuna non ha quasi più guerre intestine che l'hanno dilaniata per secoli. Pensate: mio nonno, Giovanni Locatelli, consigliere comunale della Democrazia Cristiana eletto nel primo consiglio comunale di Verbania nel 1946 in gioventù era emigrato per lavorare come geometra in Romania, oggi un cittadino romeno siede a pieno titolo in questo consiglio comunale: è significativo, importante, ci fa capire che migliaia di nuovi cittadini sono giunti a Verbania e molti di più si integreranno nei prossimi anni. Ma i loro figli sono già tutti verbanesi, e basta vedere le classi delle nostre scuole elementari. Dobbiamo tutelare la loro identità nel rispetto della legge, ma dobbiamo e vogliamo integrarli a pieno titolo nella nostra città come cittadini consapevoli.
Verbania è nata 70 anni fa dalla fusione di diverse realtà, oggi la nostra città cresce con l'apporto di tante esperienze diverse e questo consiglio comunale è e ne deve essere la naturale espressione.
Insomma, e concludo, oggi mi sono preso un impegno solenne individualmente con ciascuno di voi ed ho tutta la volontà di mantenerlo. Aiutatemi, consigliatemi quando ne avrò bisogno perchè conosco i miei limiti, ma forse voi non immaginate come senta profondo non solo il senso del dovere ma della responsabilità:




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